giovedì 23 febbraio 2012

Pensioni: grave ingiustizia ai danni del personale della scuola

Lo Snals-Confsal non può non criticare fortemente la decisione del Governo di estendere anche al settore della scuola il blocco al 31 dicembre 2012 della maturazione dei requisiti per accedere al pensionamento secondo il previgente ordinamento (questione nati 1951/1952).

Al riguardo, va infatti sottolineato come, da sempre, le esigenze di governo della spesa pubblica, in un senso anziché in un altro, non possono mai giustificare l’introduzione di trattamenti discriminatori, dovendosi ritenere come tale trattare in maniera identica situazioni differenti.

Ebbene, la scuola, da sempre, è stata destinataria di discipline differenziate; e ciò, non certo per ragioni di privilegio ma solamente per assicurare la giusta ed equa regolamentazione di un settore che presenta storicamente specificità e peculiarità proprie.

Aver ritenuto, come ha fatto l’attuale Governo, di non dover tener conto della circostanza che il personale della scuola matura i requisiti per la pensione secondo regole proprie, costituisce, a nostro parere, una palese ingiustizia.

Di conseguenza, lo Snals-Confsal ha interessato il proprio ufficio legale di verificare tutte le iniziative giudiziarie più idonee a tutelare il personale della scuola che risulti pregiudicato dal mancato recepimento dell’emendamento proposto per rendere equo il nuovo intervento normativo.

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